ALLA CAMERA UNA LEGGE PER SALVARE I BORGHI.

Il 26 settembre 2016, in aula alla Camera, è partita la discussione del disegno di legge che stanzia 100 milioni di euro in sette anni per la valorizzazione dei piccoli Comuni. Il disegno di legge parte dal presupposto che “i 5.585 Piccoli Comuni presenti sul territorio non siano un’eredità del passato, ma una straordinaria occasione per difendere l’identità dei luoghi”; per questo il Presidente della commissione Ambiente della Camera e primo firmatario del testo, Ermete Realacci, spera che si arrivi all’approvazione definitiva per il 2017, Anno nazionale dei Borghi indetto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Il disegno di legge, che si riferisce ai Comuni con popolazione pari o inferiore a 5.000 abitanti, prevede l’istituzione di un fondo unico per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli comuni; la dotazione del fondo sarà di 10 milioni di euro per il 2017 e di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2018 al 2023.

Il fondo potrà finanziare interventi a tutela dell’ambiente e dei beni culturali, alla salvaguardia e alla riqualificazione urbana dei centri storici, alla messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e degli istituti scolastici, nonché alla promozione dello sviluppo economico e sociale e all’insediamento di nuove attività produttive.

In particolare il Piano assicura priorità alla qualificazione e buona manutenzione del territorio, all’efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico, all’acquisizione e riqualificazione dei terreni e degli edifici in abbandono. Infine il testo propone misure che favoriscono la diffusione della banda larga, una dotazione dei servizi più razionale ed efficiente, itinerari di mobilità e turismo dolce, la promozione delle produzioni agroalimentari a filiera corta.

Il voto finale è previsto per la fine del mese, poi il provvedimento passerà al Senato.